F1 GP Australia, Ferrari voleva fermarsi subito, altri team no

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Anche il gran premio di Australia non si disputerà. A due ore dall’inizio delle prime prove libere del 2020 è arrivata la decisione che inevitabilmente ha provocato il caos.

Non c’è certezza

Di quando potrebbe ripartire, anzi iniziare, la stagione del 2020. La scelta di annullare il gran premio di Australia a poche ore dal via ufficiale è sicuramente stata una scelta molto difficile.

Un lungo ed estenuante braccio di ferro tra organizzatori, team e alte cariche dello stato di Victoria, nessuno voleva prendersi la responsabilità di annullare il GP di Melbourne.

La storia inizia…

Tutto parte dal test risultato positivo di un membro della scuderia McLaren, il team inglese di conseguenza ha deciso di ritirarsi e quindi di non prendere parte al primo gran premio della stagione.

McLaren quindi è stata la prima scuderia a rinunciare al GP di Australia ma non basta, infatti, perchè la Federazione annulli un gran premio bisogna che in pista ci siano meno di 12 macchine, solo così si può fermare tutto.

Da qui quindi, sono emerse le prime spaccature

Ferrari chiede il fermo, Alfa Romeo e Renault seguono il Cavallino decidendo di non correre, McLaren già ritirata.

Red Bull, Alpha Tauri e Racing Point e inizialmente anche Mercedes decidono di voler correre questa gara, mentre Haas e Williams si astengono.

Mercedes poi cambia idea e decide di allearsi con Ferrari, Alfa e Renault grazie anche a Lewis Hamilton che il giorno prima aveva affermato “Il mondo si ferma e noi no, comanda il Dio Denaro“.

Alla fine, il buon senso vince su tutto e poco prima dell’apertura dei cancelli si vedono i garage vuoti e i meccanici che si allontanano con i trolley, addirittura c’è chi ha visto Vettel e Raikkonen prenotare un volo di ritorno verso Zurigo.

Il prossimo gran premio, dovrebbe essere quello del Bahrain, ma le sue sorti sono ancora incerte, subito dopo toccherà al Vietnam, ma anche qui, è tutta una grande incognita ancora.

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