L’anno nero della Ferrari, Binotto “macchina sbagliata”

0
Ferrari

Ferrari e l'anno nero

Macchina, piloti e strategie. Quando manca tutto questo diventa difficile pure pensare di arrivare terzi. La Ferrari quest’anno è stata messa a dura prova e adesso è giunto il momento di tirare le somme.

Un anno difficile per la Ferrari:

Vettel contro Leclerc, il disastro in Brasile, quattro ritiri e tre vittorie in tutto, difficile pensare che si stia parlando di una monoposto che negli anni ha saputo conquistare il nostro cuore.

I test di Barcellona promettevano bene e sembravano darci speranze, ma poi è arrivato il boccone amaro, già in Australia ad inizio stagione.

Finisce così, con un secondo posto nel Mondiale costruttori, mentre il terzo posto del Mondiale piloti è stato portato via da Max Verstappen.

Ma qual è stato l’errore fatale della Rossa?

E’ sicuramente impossibile trovare l’errore che ci ha portati fin qui, ed è anche impossibile addossare la colpa a solo uno dei due piloti Ferrari, quando di mezzo ci sono state anche delle strategie sbagliate.

Mattia Binotto: “Sappiamo da dove ripartire”

Nel deserto, dopo l’ennesima vittoria Mercedes, il team principal della Rossa parla con un tono di voce molto basso, ha gli occhi stanchi ed è visibilmente scosso.

“Abbiamo provato a fare tutte le correzioni possibili, ma non è servito, sappiamo da dove ripartire” questo quanto dice Binotto e pensa già al futuro.

Dai gossip che non hanno sicuramente aiutato il team a scelte sbagliate, è stato un 2019 difficile.

Ritiro di Vettel?

Ed è stato proprio ieri che sono arrivati gli ultimi gossip, si parlava infatti, di un ritiro anticipato del tedesco della Rossa, pettegolezzo smentito da Binotto “Vettel è motivato e ce lo ha dimostrato a metà campionato. Sarà con noi anche il prossimo anno e sono sicuro che sarà ancora più motivato”.

Un anno difficile anche per Sebastian quindi, che si è visto soffiare il terzo posto da Max Verstappen certo, ma anche il quarto posto nel mondiale piloti da Charles Leclerc.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *