Un rosso che è diventato pian piano sempre più sbiadito, quello della SF90 di Sebastian Vettel e di Charles Lecrerc, una rossa che deve fare i conti con le frecce d’argento di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, reduci da tre podi, su tre gare.

Non è andata fino ad ora, come speravamo e il titolo mondiale sembra essere sempre più distante ormai, distante come i punti che separano Mercedes da Ferrari, 57 tra i costruttori e 31 quelli che separano Sebastian Vettel da Lewis Hamilton.

Un Seb ormai alla guida della Rossa dal 2015, arrivato dalla Redbull, dopo aver vinto quattro mondiali, fino ad ora però il numero di mondiali vinti in casa Ferrari è pari a zero, sarà questo l’anno buono?

Le speranze di Vettel continuano ad essere vive, come ha inoltre, affermato ad inizio stagione, il 2019 sarà per lui un anno di vittorie sostiene il pilota tedesco.

Charles Leclerc, andrà meglio a Baku?

In Bahrain è stato lui il vincitore morale, dopo un problema alla parte ibrida della sua monoposto arrivato a pochi giri dalla fine, a soli 21 anni ha passato già la stagione scorsa in Alfa Romeo, che ha concluso al tredicesimo posto, la Ferrari quindi, ha deciso di puntare su di lui, il giovane monegasco ha preso il posto di Kimi Raikkonen, passato all’Alfa accanto ad Antonio Giovanazzi.

Leclerc sembrerebbe essere il predestinato quindi, dopo tre gare “sfortunate” però, riuscirà a conquistare il podio in Azerbaijan?

Non ci sono più scuse:

Per la scuderia di Maranello non ci sono più scuse, bisogna vincere e bisogna vincere adesso, se non si vuole creare troppo distacco, la vittoria manca ormai da troppo tempo infatti, l’ultima per quanto riguarda il mondiale costruttori è arrivata nel 2008, ancor prima il mondiale piloti, vinto da Kimi Raikkonen nel 2007, dopo Schumacher.

L’ottimismo non manca:

Sicuramente quello che non manca in casa Ferrari è il tanto ottimismo nonostante le tante critiche ricevute e i problemi di affidabilità della monoposto.

Abbiamo visto un esordo sicuramente negativo in Australia, con una SF90 diversa da quella dei test di Montmelò, siamo passati poi al Bahrain, dove non pochi sono stati i problemi di affidabilità nel deserto torrido di Sakhir, la Rossa ha saputo comunque dimostrare di non avere difficoltà con il caldo, ed è stato il monegasco Leclerc a dominare la gara del Bahrain, fino a pochi giri dalla fine, quando sono arrivati i problemi, problemi alla parte ibrida della sua monoposto, che ha concesso così un’altra vittoria alle frecce d’argento.

In Cina, poi il colpo di scena è arrivato con un sorpasso di Max Verstappen su Vettel, conclusosi con un controsorpasso da parte del pilota tedesco, arriva anche un ordine di scuderia a mettere in difficoltà il suo compagno di squadra Lecrerc, riesce a salire sul podio, ma solo al terzo posto.

Le parole di Mattia Binotto:

Il team principal di casa Ferrari, Mattia Binotto, parla di Baku, un circuito cittadino, con una configurazione aerodinamica sicuramente diversa da quella avuta nelle precedenti gare.

La vittoria in Azerbaijan potrebbe dipendere quindi, secondo Binotto, non solo dalle power unit ma anche dagli assetti aerodinamici.

Baku, un pò di numeri:

Il circuito di Baku è un circuito cittadino situato nello stato dell’Azerbaijan, la sua lunghezza è di 6.003 metri, un circuito molto stretto proprio perchè si trova tra gli alti palazzi.

A Baku il tempo record è stato stabilito da Sebastian Vettel, un tempo di 1:43.441, nel 2017, anno in cui la sua monoposto era la Ferrari SF70H.

Costruito da Hermann Tilke, è uno dei circuiti studiati per poter mostrare tutti gli scenari più belli di Baku, un circuito molto lungo, il secondo più lungo, dopo quello del Belgio, Spa – Francorchamps.

Baku si presenta come un circuito nel quale la cosa più importante è il carico aerodinamico, un tracciato che alterna ai tratti veloci, i tratti più lenti.

Fino ad ora la velocità massima raggiunta, registrata dalla FIA è stata quella di Valtteri Bottas, 366,1 KM/H.

Le strategie di Baku:

Intanto sono già stati comunicati i set di gomme scelte dai piloti per l’Azerbaijan, strategie differenti sia per Mercedes, che per Ferrari e Redbull, che potrebbe riservarci tante sorprese con Max Verstappen, che in questa stagione si sta rivelando molto più agguerrito.

Dallo schema Pirelli, si può notare come entrambi i piloti Mercedes abbiano optato per un set di gomme dure e quattro set di medie, otto invece, i set di gomme soft che porteranno a Baku.

Vettel e Leclerc, invece arriveranno in Azerbaijan con u set di gomme più dure e cinque set di medi, sette saranno i set di soft.

Ancora diversa è la strategia di Max Verstappen e Pierre Gasly, Verstappen in questo momento che è terzo nella classifica piloti, con un solo punto di distanza con Sebastian Vettel.

Per loro un set di gomme dure, tre set di medie e nove di gomme soft.

GP Azerbaijan tutti gli orari e le dirette:

Il gran premio di Azerbaijan arriverà dopo Pasqua, archiviato il 1000 esimo gran premio in Cina, si ricomincia giovedì 25 aprile con la conferenza stampa piloti, venerdì poi toccherà alle prove libere 1 e le prove libere 2, rispettivamente alle 11:00 del mattino e alle 15:00 (ora locale)

Sabato 26 aprile, invece, sarà la giornata dedicata alle prove libere 3 a partire dalle 12:00 e delle qualifiche alle 15:00.

Domenica alle 14:10 invece, sarà la giornata dedicata al gran premio di Azebaijan.

Le dirette saranno disponibili su Sky Sport F1 e in live testuale qui su f1racegp.com

Inoltre, potrete gustarvi tutta la Formula Uno anche su TV 8, con l’appuntamento sabato 27 aprile alle ore 20:00 con le qualifiche e domenica 28 aprile alle ore 21:00 con la gara.

Redbull concentrata:

Un’attenzione particolare anche alla Redbull. il team principal della scuderia Christian Horner è molto realista per quanto riguarda Baku, rispetto alle previsioni di Helmut Marko.

Redbull che in questo momento si trova terza per quanto riguarda la classifica piloti con un Max Verstappen che ha conquistato fino ad ora 39 punti, uno in più di Sebastian Vettel e due in più di Charles Lecrerc,

Sempre terza nel mondiale costruttori, con 52 punti, 73 invece, quelli d Ferrari e 130 quelli Mercedes.

Non si può dire però la stessa cosa di Pierre Gasly, che soltanto in Cina è riuscito a conquistare un punto di giro veloce e ad uscire dall’anonimato.

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