F1 | Il ritiro di Leclerc in Bahrain, cosa è successo alla Ferrari?

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Si è concluso il primo Gran Premio della stagione su un circuito bello ma pieno di insidie come quello di Sakhir, in Bahrain.

All’indomani, a motori spenti possiamo trarre delle considerazioni su questa prima gara che ha visto un ritiro inaspettato e improvviso, quello della Ferrari di Charles Leclerc a soli 16 giri dalla fine, quando il podio era ormai molto vicino.

Un terzo posto quasi ormai in cassaforte ma all’improvviso è arrivato un problema di affidabilità, si ma quale problema? Cosa è successo alla monoposto del pilota monegasco? Cerchiamo di scoprirlo insieme.

Salva la power unit

Secondo le prime indagini sulla monoposto a causare il ritiro di Charles Leclerc al 41esimo giro non è stata la power unit ma si tratterebbe di un cedimento della centralina.

Il prossimo 19 marzo si correrà a Jeddah, in Arabia Saudita e una cosa che spaventa molto i tifosi della Rossa è il rischio penalità.

In questi giorni gli ingegneri dovranno capire il motivo di questo improvviso ritiro, nonostante a poche ore dall’inizio siano state cambiate batteria e centralina della monoposto numero 16.

La notizia positiva è che, per adesso il motore sembrerebbe essere salvo ma un’altra cosa che spaventa è sicuramente il rischio penalità che sarebbe di 10 posti sulla griglia di partenza.

Il regolamento infatti, stabilisce che ogni team può utilizzare due batterie nell’arco della stagione prima di incappare in penalità.

Se la centralina utilizzata nella gara di ieri non fosse più utilizzabile, la Rossa incapperebbe in una penalità proprio perchè ha già usato le due componenti che il regolamento mette a disposizione, quindi la penalità di 10 posizioni sarebbe inevitabile per il pilota monegasco, una penalità che arriverebbe soltanto alla seconda gara della stagione.

Aspettiamo di scoprire cosa capiterà nelle prossime ore, dopo un’accurata analisi da parte dei meccanici di Maranello.

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