Charles Leclerc trionfa a Monaco! Tutta l’analisi della gara di F1

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Un trionfo da favola a Monte Carlo ha coronato la Ferrari, con entrambi i suoi piloti che hanno conquistato il podio in una scena così spettacolare da sembrare un set cinematografico, e persino il principe Alberto commosso durante la premiazione di Charles. Tuttavia, c’è un dettaglio che non quadra: la vittoria di Leclerc è avvenuta in una delle competizioni più monotone e deludenti di sempre, su un circuito obsoleto che non si addice più alle moderne Formula 1. Questo non rende giustizia al talento di Leclerc, all’avanzata tecnologia della Ferrari che ha guidato Charles alla vittoria, e allo sport stesso. È inaccettabile che non ci sia stato nemmeno un sorpasso nei primi 10 posti in 78 giri, e non per mancanza di audacia dei piloti. Nonostante ciò, Monaco rimane un tracciato eccezionale e unico per apprezzare l’abilità dei piloti. Chi domina è chi ha più forza, più talento (e una macchina migliore). E ciò si verifica solo durante le qualifiche, dove Leclerc ha brillato, tanto che a Monte Carlo il punteggio pieno dovrebbe essere assegnato il sabato pomeriggio, con semplici medaglie per la gara.In definitiva, la Ferrari avrebbe meritato un contesto competitivo più degno, ma queste sono riflessioni che passano in secondo piano di fronte a una vittoria che rappresenta una svolta storica, segnando il ritorno alla massima competitività dopo un inseguimento estenuante e difficile da gestire. Ora la Ferrari sa di essere al top, pronta a lottare per la vittoria ovunque, anche se la Red Bull rimane la favorita per il campionato e Verstappen è destinato a tornare presto protagonista, dopo un fine settimana da dimenticare in cui ha mostrato saggezza agonistica accettando il sesto posto, perché è così che si vincono i campionati.La Ferrari ha regnato a Monaco, dominando fin dal primo momento in cui ha toccato la pista, con un Leclerc eccezionale che ha trionfato nella gara più esigente. Ha condotto la gara con maestria, senza esitazioni, dimostrando la maturità che tutti attendevano. Facile? Solo in apparenza, ma alla fine le posizioni di partenza sono rimaste quasi invariate. E Sainz è stato altrettanto capace, conquistando il terzo posto sul podio. Non va dimenticata la resilienza di Oscar Piastri, che per molti giri è rimasto un’ombra dietro a Leclerc, dimostrando intelligenza nel non rischiare sorpassi azzardati. E poi Norris, quarto, allo stesso modo.Dopo una gara del genere, c’è poco altro da dire. Ciò che conta sono le emozioni, più di quanto si sia visto, con una Ferrari impeccabile, una Red Bull assente, una McLaren forte ma superabile. Su queste basi, ora tutto può succedere, specialmente se in Red Bull dovesse prevalere l’atmosfera di destabilizzazione che si percepiva e che ora si è manifestata. Ma è meglio non fare bilanci né previsioni per il momento!

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