F1 GP Austria: Orange sotto osservazione per insulti omofobi e razzisti

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Erano davvero tanti i tifosi orange presenti al Gran Premio d’Austria per supportare il loro idolo, il pilota della Red Bull Max Verstappen.

I numerosi tifosi olandesi però, sono stati messi sotto osservazione per i tanti insulti omofobi, sessisti e razzisti rivolti ai piloti, ai tifosi e agli addetti ai lavori del circuito austriaco.

La FIA ha ritenuto inaccettabile quanto accaduto, soprattutto dopo alcuni messaggi da parte degli orange che hanno fatto il giro dei social network in pochi minuti. La Federazione in una nota ha comunicato che: “Alcuni tifosi sono stati sottoposti a commenti inaccetabili da parte di altri tifosi”.

Questo è accaduto già dalla prima sessione di prove libere del venerdì e per tutto il weekend di gara: “Abbiamo parlato con il promotore e con la sicurezza. Prendiamo molto sul serio quanto accaduto e questo tipo di comportamento è inaccettabile e non sarà tollerato. Tutti devono essere trattati con rispetto”.

Comportamento inaccettabile

I quasi 50.000 tifosi olandesi arrivati in Austria per sostenere Max Verstappen hanno fatto discutere anche per i fischi alla coppia di piloti Mercedes, Lewis Hamilton e George Russell nel corso delle qualifiche. I tifosi in arancione hanno esultato e applaudito quando il sette volte campione del Mondo Lewis Hamilton è andato a sbattere contro le barriere durante la qualifica.

La reazione di Lewis Hamilton

In precedenza, il pilota della Mercedes aveva rimproverato i suoi tifosi per aver fischiato al suo rivale diretto Max Verstappen nella precedente stagione, fatta di lotte ruota a ruota e di un finale tirato. Questa volta però, ha affermato: “E’ allucinante vedere come abbiano reagito alla mia uscita di pista esultando, potevo finire in ospedale. I festeggiamenti sono sconvolgenti, non scuserò e nè comprenderò mai un comportamento del genere”.

Anche Max Verstappen ha redarguito i suoi tifosi: “Penso sia un peccato che i tifosi reagiscano come i tifosi di calcio che fischiano sempre l’avversario. Devi rispettare il tuo avversario”.

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