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F1 e il flussometro Ferrari, cosa è successo?

La Ferrari e il flussometro

La F1 torna a far parlare di se e questa volta tocca alla Ferrari, dopo il polverone sollevato ad Austin dalla Red Bull, andiamo a vedere gli ultimi sviluppi.

F1 e Il dopo Austin:

Vi ricordate le parole dell’olandese della Red Bull, Max Verstappen? era stato proprio lui ad alzare il polverone post gara, dopo la deludente prestazione della SF90 in gara.

Il punto della discordia sarebbe il flussometro, un dispositivo installato proprio dalla FIA che servirebbe a controllare il flusso del carburante attorno al quale sarebbero stati sviluppati i motori della monoposto.

La Benzina:

I motori in questione, infatti, sfruttano delle tecnologie innovative bruciando soltanto poche gocce di benzina. Ecco spiegato a cosa serve, ma cosa è successo esattamente dopo il gran premio degli Stati Uniti?

Come ogni storia, anche questa inizia con una giornata specifica, il venerdì di prove libere. La scuderia dal colore della notte capitanata da Christian Horner, parla di un nuovo modo per generare impulsi elettromagnetici, impulsi che interferirebbero con il flussometro. Questo farebbe passare molta più benzina, un dato quindi che passa come un rumore non rintracciabile, un rumore di fondo.

La mela della discordia

Quindi la mela della discordia sarebbe proprio questo sistema ed è così che la scuderia inglese, salita sul podio in America grazie ad un terzo posto di Verstappen, avrebbe chiesto alla Federezione se questo metodo fosse stato realmente legale, confermando quindi i loro sospetti sul motore Ferrari.

Non si sa se a casa Red Bull siano effettivamente riusciti ad ottenere conferma sui loro sospetti, quello che è sicuramente certo è che la FIA avrebbe vietato questi sistemi, indicati dunque come illegali.

La conferma:

La conferma arriva poi dal numero 33 della Red Bull in un’intervista post gara rilasciata a Ziggo Sport, una testata olandese. Il primo pilota ha fatto notare, infatti, la scarsa prestazione in gara della Scuderia di Maranello, a ridosso della scoperta.

Ma cosa è il flussometro, in breve?

Il termine tecnico è sicuramente molto complesso e difficile da capire, ma per farla breve, il flussometro è un dispositivo a forma tubolare con una capacità di 15 ml.

All’interno di questo tubicino, viene fatta passare la benzina che proviene dal serbatoio ed è diretta agli iniettori.

La quantità di benzina viene tenuta sotto controllo da dei sensori, nello specifico si tratterebbe di due sensori, che utilizzano delle onde sonore.

In base a queste onde viene determinata la velocità della benzina.

Più fluido passa, più sarà alta la frequenza dell’onda, questo metodo è stato progettato appositamente per poter funzionare anche in ambienti disturbati.