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F1 Hamilton: I 10 secondi di penalità spiegati da Masi

Tutti ci ricorderemo del Gran Premio di Gran Bretagna caratterizzato dalle polemiche durante e dopo la gara e dal brutto contatto tra Max Verstappen e Lewis Hamilton proprio al primo giro alla Copse.

Tutti ci ricorderemo anche dei 10 secondi di penalità inflitti a Lewis Hamilton che hanno fatto discutere e continuano a far discutere, pochi? Inutili? Ecco la spiegazione del direttore di gara della F1 Michael Masi.

I 10 ” di penalità:

Siamo al primo giro di una gara che vede in pole position Max Verstappen in testa al mondiale, Lewis Hamilton secondo quando ad un certo punto arriva una manovra brusca, giudicata anche antisportiva da parte del sette volte iridato: “Non so ancora se i commissari di gara hanno espresso delle opinioni su quello che avrebbe dovuto fare Hamilton, penso però che avendo esaminato tutto, dal loro punto di vista hanno capito che la colpa fosse la sua”.

Poi continua sottolineando il fatto che il pilota della Mercedes abbia ricevuto quei 10 secondi di penalità per essersi trovato distante dal cordolo e dietro alla Red Bull di Max Verstappen: “Nel corso degli ultimi giri con Charles Leclerc, Lewis Hamilton è riuscito a stare vicino al cordolo, cosa che invece non ha fatto con Verstappen e credo sia stato questo il motivo della penalità inflitta a Hamilton“.

Colpevole o non colpevole?

“Lewis Hamilton probabilmente non è l’unico colpevole ma quello principale, questo perchè avrebbe potuto cercare di rimanere vicino al cordolo. In questo caso, forse, avrebbe potuto cambiare quello che già conosciamo”.

La bandiera rossa ha cambiato le sorti della gara?

Michael Masi ha poi spiegato il perchè della bandiera rossa facendo chiarezza su quanto è accaduto: “La bandiera rossa è stata esposta proprio per poter riparare la barriera, poi per permettere a Max Verstappen di uscire dalla sua monoposto e per recuperare la RB16”.