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F1, cos’è il porpoising? Binotto: “Un problema risolvibile”

Si sono conclusi i test di Barcellona con una parola nuova per alcuni, vecchia per altri: Il porpoising. Si tratta di un termine che preoccupa il team principal della Ferrari, Mattia Binotto ma come si genera? Cosa ne sappiamo e cosa fare per risolverlo? Ecco la spiegazione.

Le parole di Mattia Binotto:

Si sono conclusi i test sul tracciato di Montmelò con una termine in particolare, il porpoising ma cos’è e perchè preoccupa il team principal del Cavallino Mattia Binotto? Ecco le sue parole subito dopo la bandiera a scacchi: “Penso che la maggior parte di noi abbia sottovalutato questo problema e adesso stiamo cercando di capire. La soluzione è teoricamente semplice ma all’atto pratico potrebbe essere meno semplice. Sono sicuro che la squadra arriverà ad una soluzione anche se non sappiamo quanto tempo sarà necessario”.

Ma cos’è il porpoising?

Il primo problema è che questa questione è possibile risolverla in pista perchè è necessario che la monoposto giri su un circuito per poter raccogliere tutti i dati necessari per la risoluzione di questo problema, il lavoro in galleria del vento non è sufficiente.

Questa parola non è nuova, si tratta di un fenomeno che abbiamo avuto modo di vedere sulle monoposto degli anni ottanta ma di cosa si tratta? In sostanza è un movimento oscillatorio della monoposto che avviene in rettilineo, è come se la ruota rimbalzi da terra perdendo improvvisamente il carico aerodinamico, questo si traduce in una riduzione delle prestazioni.

Con l’aumento della velocità aumentano anche le oscillazioni e per quanto riguarda la Ferrari F1-75 questo è stato notato nel corso della seconda giornata di test, ma il porpoising non riguarda soltanto la Ferrari ma quasi tutte le monoposto in pista.

Probabilmente, la soluzione arriverà nel corso del Mondiale 2022 caratterizzata da una gara in meno, quella a Sochi.